Come usare questo manuale
Il manuale è suddiviso in tre sezioni:
Nel primo e secondo caso, s'indica come effettuare linstallazione per ordine crescente di complessità (da BancoGal a Gal Integrato). Ogni grado successivo di complessità del sistema è descritto solo per quegli elementi non considerati già per le configurazioni precedenti.
HardWare: BANCOGAL
Si consideri la seguente configurazione base:
Nellesempio si è ipotizzato lutilizzo di una stampante EPSON TM290II collegata su una porta seriale ed alimentata con un adattatore a 24 V., ma qualsiasi stampante ASCII con comunicazione seriale o parallela può essere utilizzata; per ottenere più duplicati dello stesso documento, non occorre utilizzare una stampante ad impatto. Poiché in CnfGal si può impostare la stampa di molteplici copie affiancate, anche l'uso di una stampante a getto d'inchiostro è consentito.
In figura non è visibile ma su LPT1 (dietro al PC) deve essere inserita la chiave di protezione SW necessaria al funzionamento del programma.
Questa configurazione non presenta alcun elemento di criticità. Lunico aspetto da curare è quello dellimmunità ai disturbi elettromagnetici ed alle cadute d'alimentazione, purtroppo molto frequenti nelle lavanderie.
Per proteggersi dai danni causati da tali fenomeni, si adottano i seguenti accorgimenti:
1) limpedenza del percorso fra lelaboratore e la palina di scarico deve essere bassa non solo per la componente resistiva ma anche per quella induttiva; tale requisito comporta lutilizzo di un cavo, possibilmente corto, di sezione adeguata e con trefoli adatti a garantire la bassa induttanza.
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2) la configurazione adottata per la messa a terra dovrebbe essere a stella (v. figura), ovvero nessun altro dispositivo (D1..D5) deve essere collegato nel tratto che collega lelaboratore al nodo di terra; inoltre il collegamento di terra dovrebbe terminare con lelaboratore (non dovrebbero esserci altri dispositivi posti a valle). |
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Sono, quindi, da evitare collegamenti di terra come quelli riportati nella figura a fianco. Nel primo caso, il collegamento di terra del PC subisce tutte le variazioni di potenziale indotte dai dispositivi D3, D4, D5. Nel secondo caso, il conduttore di terra descrive una spira che ben si presta a f.e.m. indotte dai campi elettrici presenti. |
Questo fenomeno può essere presente anche in altre situazioni. Se, ad esempio, un nastro trasportatore (ovvero un conduttore metallico) è collegato a terra alle due estremità, si può individuare un percorso circolare chiuso che agisce come "antenna" per i campi elettromagnetici presenti. Questo percorso chiuso potrebbe verificarsi anche nel caso di un conduttore collegato alle due estremità a due paline di terra distinte; la chiusura del collegamento si avrebbe, in questo caso, attraverso la terra stessa (ground loop).
3) se possibile, tenere
separate la terra di protezione da quella per l'eliminazione
dei disturbi. Ciò può sembrare una richiesta eccessiva nella
realtà di una lavanderia, ma è inevitabile che, anche adottando
la configurazione a stella, esistano degli effetti indotti dalle apparecchiature
della lavanderia (lavatrici, smacchiatrici, ecc.) su quella degli elaboratori.
Lideale sarebbe poter disporre di una terra nell'immediata vicinanza del PC ed a lui solo dedicata; la palina per la terra di protezione degli altri dispositivi dovrebbe essere lontana e separata dallaltra. Una condizione del genere difficilmente può essere rispettata, tuttavia si dovrebbe almeno predisporre una certa distanza fra i conduttori di potenza e quelli di terra.
Normalmente gli elaboratori sono abbastanza immuni dai disturbi elettromagnetici e riescono a funzionare correttamente anche con interruzioni dellalimentazione fino a 20 mSec. Tuttavia, gli effetti che possono derivare dalle interferenze elettromagnetiche o dalle cadute di alimentazione sono tali da suggerire la massima accuratezza dellinstallazione e ladozione delle tecniche indicate.
HardWare: GAL
In tal caso, alla configurazione sopra descritta si aggiunge una o più schede elettroniche per il controllo dei movimenti dei nastri trasportatori.
Si ottiene, quindi, la seguente configurazione:
La scheda elettronica si presenta come un parallelepipedo metallico interamente schermato. Su un lato corto è presente un pulsante rosso (Reset) premendo il quale si reinizializza la scheda; sullaltro lato corto si trova una fessura contenente (da sinistra):
12 - Vcc 12 volt | 24 - Fase 0 gradi Encoder |
13 - GND 12 volt | 25 - Fase 90 gradi Encoder |
7
ABILITAZIONE rotazione ORARIA 8
COMUNE rotazione ORARIA 18
ABILITAZIONE rot. ANTIORARIA 19
RIPOSO rot. ANTIORARIA 22
COMUNE rot. ANTIORARIA
Encoder: il collegamento dovrebbe essere fatto con cavo schermato, evitando i percorsi eccessivamente lunghi e la vicinanza con cavi d'alimentazione di rete. I segnali che arrivano alla scheda sono optoisolati, ma eventuali disturbi potrebbero alterare la correttezza della posizione contata.
La schermatura deve essere collegata al GND 12 v. (pin 13 del connettore o, più semplicemente alla parte metallica del contenitore) solo dalla parte della scheda e non da quella dellencoder; ciò al fine di evitare possibili ground-loop. Infatti, il contenitore metallico della scheda deve essere posto a terra (se un U.P.S. è installato, si usi la terra da esso fornita). Sul contenitore metallico è disponibile un morsetto per tali allacciamenti.
Abilitazione del motore: avviene mediante due relè miniatura sulla scheda elettronica con contatti a 2 A e fusibile in seria al collegamento comune (dispositivo azzurro). Generalmente, l inverter presenta tre morsetti di ingresso: il primo a comune e gli altri per labilitazione oraria o antioraria. È quindi sufficiente un cavetto tripolare che potrebbe anche essere collegato sul deviatore di rotazione manuale (dispositivo rosa), se più agevole. Leventuale chiusura di entrambi i contatti (potrebbe accadere che il PC comanda la rotazione oraria mentre un operatore distratto aziona manualmente quella antioraria) non comporta alcun movimento del nastro, o perlomeno non abbiamo mai trovato alcun tipo di inverter che, in tale situazione, comandasse il movimento o, peggio ancora, si danneggiasse.
Diverso è il caso del controllo del nastro senza lutilizzo dellinverter. Oltre ai problemi causati dallassenza della rampa di accelerazione/decelerazione, dobbiamo obbligatoriamente farci carico dellazionamento di opportuni teleruttori per lalimentazione del motore e della possibilità che sia contemporaneamente chiuso il comando di rotazione oraria e quello di rotazione antioraria. Lo schema riportato può risolvere tali problemi. Il blocco A rappresenta luscita della scheda elettronica di controllo in corrispondenza del connettore a 25 poli. Il B corrisponde al doppio deviatore manuale per la rotazione oraria ed antioraria del nastro; se tale deviatore è azionato, il riferimento comune alla scheda elettronica è interrotto e, di fatto, la scheda è disattivata. Altrimenti, la scheda opera normalmente ma una situazione di entrambi i contatti chiusi non genera labilitazione su entrambe le uscite. Adottare tale accorgimento per sicurezza, sebbene loperatività normale non lo richieda necessariamente.
Come effettuare i collegamenti al nastro trasportatore
Con licona di spostamento manuale si richieda una stazione vicina a quella indicata sullo schermo. Se le linee d'abilitazione sono invertite, la numerazione mostrata sul video non corrisponderà a quella delle case che si susseguono nel movimento del nastro; in tal caso, scambiare le linee d'abilitazione dell'inverter.
Come assegnare il numero d'impulsi dell'encoder
Mediante la seguente procedura, è possibile visualizzare in Gal il numero d'impulsi prodotti dall'encoder in una rotazione completa del nastro. Poiché tale metodo comporta il danneggiamento delle informazioni che descrivono il contenuto del nastro trasportatore, può essere applicato durante la prima installazione del sistema (quando gli archivi non contengono alcun dato). In alternativa, è necessario effettuare una copia di sicurezza da recuperare successivamente.
Collegamenti di terra
Anche se quest'aspetto è stato già trattato alle pagine precedenti, alcune precisazioni sembrano opportune:
Ulteriori sicurezze
In base alle normative vigenti, è necessario garantire che le parti meccaniche poste in movimento automatico o manuale (generalmente i nastri trasportatori) non possano arrecare alcun danno alle persone. Ciò dipende dalla struttura della lavanderia e non può essere ulteriormente precisato in questo manuale.
SoftWare: BANCOGAL
Inserire il dischetto d'installazione, rendere attivo il driver che lo contiene e digitare:
INSTALLA <Invio>
La procedura di installazione genererà un direttorio sul disco rigido di nome C:\GAL e copierà in esso tutti i file della release fornita.
Se si possiede un disco virtuale (RAMDRIVE.SYS) o un disco veloce, è possibile velocizzare le operazioni di scambio dei modi grafici operativi assegnando tale disco alla variabile dambiente SPDSWAP. Ad esempio, se il ram-disk è d:, basta aggiungere in autoexec.bat la seguente riga:
SET SPDSWAP = D:
Si provveda, quindi alla configurazione del programma mediante CnfGal. Si consulti il manuale duso di CnfGal per maggiori dettagli sul significato delle varie voci. Nel seguito si forniscono solo le indicazioni sul più veloce e logico metodo per configurare BancoGal.
Si sposti il prompt su C:\GAL e si digiti:CNFGAL TUTTO <Invio>
comparirà il programma di configurazione che sarà predisposto con il seguente ordine:
1) Assegnazione dei Capi e dei Prezzi
In CONF. OPERATIVA -> Capi e Prezzi definire i nomi (solo dal 16-simo in poi) ed i costi delle lavorazioni per la tabella prezzi default, tenendo presente che, per una più rapida consultazione, essi dovrebbero essere assegnati per ordine di frequenza. Si ricorda che se ad un capo è stato assegnato un magazzino di preferenza, esso deve essere già stato configurato; in caso contrario è prodotta una diagnostica d'errore. Volendo proseguire in assenza d'assegnazione di magazzino, è sufficiente sostituire al numero di magazzino il carattere -. Se necessario, definire anche le altre tabelle prezzi.
2) CONF. OPERATIVASi assegnino, poi, tutte le altre voci della configurazione operativa, secondo le proprie preferenze, ad esclusione della Priorità di Caricamento dei Magazzini (consultare il manuale duso di CnfGal per maggiori dettagli). In particolare, si fornisca la password, la chiave di cifratura e, se richiesto, si abiliti la registrazione degli eventi.
3) Configurazione della StampanteIn CONF. SISTEMA -> Stampante si assegni la porta alla quale è collegata. Il numero di righe di intestazione ed il numero di colonna per lallineamento sinistro dovranno eventualmente essere modificati successivamente, dopo aver fatto una prova di stampa dallinterno di BancoGal. Se necessario, si predisponga la stampa di più copie affiancate.
Ciò completa la configurazione base del programma.
Per uscire registrando i dati inseriti, utilizzare il menù posto a destra (FINE -> Salva ed Esce). Il programma chiederà di assegnare il numero d'operazioni che saranno utilizzate nella lavanderia, proponendo un valore probabilmente piccolo perché nessun magazzino è stato configurato. Per una lavanderia media, 1400 operazioni sono probabilmente ottimali. S'inserisca tale valore confermando con Invio.
Il programma genererà gli archivi e tornerà a DOS.Da questo momento BancoGal è utilizzabile; lo si avvii, si simuli unaccettazione di capi (basta non confermare la registrazione con licona schedario ed uscire dalla porta senza aver salvato e rispondendo S alla domanda di conferma). Prima di uscire, si stampi la ricevuta per controllare la corretta impaginazione; se necessario si avvii nuovamente CnfGal, si modifichino le impostazioni della stampante, si esca salvando e si riprovi la stampa da BancoGal, fino ad ottenere i risultati voluti.
SoftWare: GAL
Eseguire la medesima procedura d'installazione descritta per BancoGal. Dopo aver posto in esecuzione CnfGal, si eseguano i punti 1), 2) e 3) ma, anziché registrare i dati ed uscire da programma, si prosegua con i punti seguenti:
4) Configurazione dei Magazzini
In ARCHIVI -> Configurazione dei Magazzini si definiscano i magazzini usati, sulla base degli spazi (scaffali, nastri, ecc.) effettivamente disponibili.
Suggerimento: quando si è
eseguito il punto 1), si è dovuto
elencare ogni tipo di capo che si prevedeva di dover gestire in base al
proprio modo di lavorare. Da quella lista e dalla configurazione interna
della lavanderia si dovrebbero ricavare tutte le informazioni necessarie
ad assegnare i magazzini. Una possibile suddivisione dei magazzini potrebbe
essere la seguente:
Configurare come magazzino 0 il nastro trasportatore, se esiste. In tale
caso anche la dimensione da indicare è nota e normalmente si opera
con 32 Unità per Posto (2 capi a casa).
Associare il Nastro 0, che sarà configurato successivamente, ed
i nastri seguenti se più di uno.
Se non vi sono nastri, configurare come magazzino 0 lo scaffale che sarà
maggiormente utilizzato per i capi di rapida restituzione, definendo il
numero di posti sulla base dei capi che mediamente potrà contenere.
In tal caso assegnare 16 Unità per Posto.
Assegnare uno o più magazzini per i capi stagionali o in stoccaggio
(pellicce, capi in pelle, tappeti, piumoni, ecc.), in base allo spazio
che intendiamo assegnare loro ed alle dimensioni mediamente occupate. Anche
in tali casi, si suggerisce la configurazione di 16 Unità per Posto.
A questo punto, sono noti quantità e Tipo di magazzino, le Dimensioni
e le Unità per Posto; si assegni anche il modo di caricamento scelto
fra quelli disponibili (v. manuale di CnfGal per maggiori dettagli).
5) Priorità di Caricamento dei Magazzini
In CONF. OPERATIVA -> Priorità di Caricamento dei Magazzini modificare lordine di utilizzo dei magazzini assegnati, se lo si desidera.
6) Assegnazione dei magazzini ai capi
In CONF. OPERATIVA -> Capi e Prezzi si definiscano i magazzini attribuiti a ciascun tipo di capo. È possibile assegnare un numero di magazzino o la tabella di priorità definita al punto 5) (usare la - a tale scopo).
7) Configurazione dei Nastri
Se al punto 4) si sono assegnati uno o più nastri, per ognuno di essi occorre specificare il numero di Step x Casa in base allencoder usato, lAnt. di Spengimento, il TimeOut dipendente dalla sua lunghezza, la porta seriale usata per comunicare con la scheda di controllo che lo gestisce.
Ciò completa la configurazione di Gal.
Per uscire registrando i dati inseriti, utilizzare il menù posto a destra (FINE -> Salva ed Esce). Il programma chiederà di assegnare il numero di operazioni che saranno utilizzate nella lavanderia, proponendo un valore che tiene conto anche dei magazzini configurato. Si accetti o modifichi il numero d'operazioni proposto confermando con Invio.
Il programma genererà gli archivi e tornerà a DOS.Da questo momento Gal è utilizzabile; lo si avvii, dal sottomenù BancoGal si simuli unaccettazione di capi stampando la ricevuta per controllare la corretta impaginazione (vedi caso analogo in BancoGal); se necessario si avvii nuovamente CnfGal, si modifichino le impostazioni della stampante, si esca salvando e si riprovi la stampa, fino ad ottenere i risultati voluti.
RETE di PC
Se si collegano più stazioni, si ottiene una configurazione come quella riportata nella figura sottostante:
Un computer principale (SERVER) contiene i dati degli archivi che sono anche consultabili (e modificabili) dalle altre stazioni (dette CLIENTs). La comunicazione avviene installando a bordo di ogni macchina una scheda di rete e collegandole tutte con un cavo coassiale passante. Alle due estremità del cavo devono essere posti due "tappi" appositi per ladattamento d'impedenza.
Linstallazione di schede e cavo non è sufficiente a garantire la comunicazione; occorre anche un supporto SW aggiuntivo al DOS come, ad esempio, Workgroup for DOS add one pack; windows 95 e 98 comprendono già il supporto della rete.
Per le specifiche di installazione del SW di rete si rimanda al manuale di installazione specificatamente fornito. Si aggiunge soltanto che non è necessario prevedere un disco rigido per ciascuna macchina; è sufficiente effettuare il bootstrap (avvio) dei clients da dischetto utilizzando, poi, i dati presenti sul SERVER.
In altri termini, sul dischetto di avvio di ciascun client vengono posti solo i file essenziali del DOS e quelli necessari a rendere operative le comunicazioni con il SERVER. Dopo essere state attivate le risorse di rete, ciascun client carica il proprio SW GAL e la propria configurazione direttamente dal disco rigido del SERVER sul quale i file sono organizzati nel modo seguente:
Quando le funzioni di rete sono disponibili, è possibile comunicare a livello di sistema operativo (DOS). Ciò non vuol dire che la sincronizzazione fra due versioni di Gal, installate su un SERVER e su un CLIENT, avvenga automaticamente. Si pensi, ad esempio, a cosa potrebbe accadere ai dati d'archivio quando due stazioni richiedessero contemporaneamente di poter modificare unoperazione. Lassenza di conflitti si avrebbe solo a condizione che ogni elaboratore operasse quando tutti gli altri sono inattivi. È chiaro che ciò non consente di sfruttare i vantaggi messi a disposizione da una rete di PC.Gal offre il supporto di rete per poter operare contemporaneamente su tutte le stazioni della rete; lunica operazione non sovrapponibile è la registrazione dei dati su disco perché, ovviamente, il disco è unico.
Fin tanto che i programmi di ciascun PC operano su dati diversi, tutto funziona come se ogni stazione fosse sola; quando due programmi intendono modificare gli stessi dati, invece, interviene lamministratore delle funzioni di rete del SERVER che pone in attesa la seconda richiesta di servizi. Per ottenere questo risultato occorrono due distinte versioni di Gal: una per il SERVER ed una per il CLIENT.In pratica, ogni operazione del CLIENT passa attraverso una richiesta d'autorizzazione al SERVER che ha il compito di smistare e coordinare tutte le richieste ricevute.
Da ciò deriva che laccensione del sistema deve sempre iniziare con il SERVER e, solo successivamente, possono essere attivati i CLIENTs.
Nella figura precedente si osserva che la stampante e la scheda di controllo nastro sono collegate solo al SERVER. Per quanto riguarda la stampante, essa è gestita dalla stazione alla quale è connessa; se, ad esempio, si utilizzano due computer, rispettivamente per le accettazioni e le restituzioni dei capi, ciascuno di essi potrà stampare contemporaneamente allaltro.
Invece, la scheda di controllo nastro è una condivisa tramite le risorse di rete messe a disposizione da GAL. Quando un client desidera muovere un nastro, inoltra una richiesta al server che, compatibilmente alle operazioni in corso, la pone in esecuzione inviando gli opportuni comandi alla scheda elettronica. Inoltre, ogni client deve essere informato della posizione attuale d'ogni nastro. Per fare ciò, il server aggiorna una struttura dati in unarea condivisa in lettura da ogni client. Le informazioni descritte sono scambiate per mezzo di un Path condiviso fra tutte le stazioni, indicato in CnfGal con la voce "Path Rete" e, configurato di solito come una RAM disk per motivi di efficienza.
La comunicazione con le schede di controllo nastro è un processo sorvegliato da SW. Se per qualche motivo tale comunicazione produce un errore (anche se un movimento è in corso), essa viene automaticamente ripristinata in modo del tutto trasparente per loperatore. Questa caratteristica rappresenta un ulteriore garanzia di immunità ai disturbi elettromagnetici.